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Epicondilite o conosciuta anche come “gomito del tennista” è una condizione che può colpire chiunque, non solo chi pratica tennis, padel o golf, che ha un infortunio sportivo. In Italia riguarda dall’1% al 3% della popolazione. La fascia di età più colpita è quella tra i 25 e i 60 anni.
Questa condizione, che provoca dolore anche molto intenso, è una conseguenza del sovraccarico tendineo dovuto a una continua sollecitazione dei muscoli epicondiloidei (quei muscoli, cioè, che permettono l’estensione del polso e delle dita della mano).
L’osteopatia può aiutare a ridurre l’infiammazione dei tendini del gomito, riducendo il dolore e aumentando la gamma di movimento dell’articolazione.
Vuoi parlarmi del tuo dolore al gomito e trovare una soluzione efficace? Sono qui per aiutarti, puoi contattarmi al 3475359889 o scrivimi a [email protected] per un primo consulto.
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L’epicondilite è una particolare tendinopatia a carico dei tendini estensori del polso e delle dita. L’infiammazione origina quando i tendini che si inseriscono sull’epicondilo laterale omerale all’altezza del gomito, subiscono una degenerazione che scompagina le fibre elastiche e le sostituisce con fibre cicatriziali.
Si tratta di una patologia degenerativa – se non trattata peggiora con il passare del tempo – e può essere indotta da una serie di microtraumi o usura per esempio a causa di ripetute posizioni innaturali e sforzi del braccio.
L’epicondilite provoca la perdita di elasticità del tendine e, dunque, compromette i movimenti del polso e del gomito. Il dolore si irradia nel braccio a ogni movimento, anche durante le azioni più semplici.
Per queste sue caratteristiche e la tendenza a cronicizzarsi, il gomito del tennista può diventare con il passare del tempo un disturbo invalidante che impedisce il normale svolgimento delle attività quotidiane con un notevole impatto sulla qualità di vita dei pazienti.
Il gomito del tennista di solito è determinato da un sovraccarico funzionale (da un uso, cioè, eccessivo e continuato del gomito). Si manifesta quindi più frequentemente in quei soggetti che, a causa di specifiche attività sportive o lavorative, ripetono frequentemente movimenti che interessano gomito, polso e mano e si trovano costretti a mantenere gomito e braccio in una posizione innaturale per un tempo prolungato.
Per esempio chi svolge mansioni “da scrivania” e dunque lavora al computer per svariate ore al giorno, oppure i camerieri, o ancora i meccanici.
Il dolore a livello del gomito è il sintomo più indicativo dell’epicondilite. Inizialmente il dolore è circoscritto al gomito, si manifesta quando si compiono movimenti di estensione del polso o della mano contro una resistenza e tende ad aumentare se sollecitato attraverso movimenti che richiedono il coinvolgimento dei muscoli dell’avambraccio.
Se l’epicondilite non viene trattata, il dolore può irradiarsi lungo l’avambraccio e persistere anche a riposo.
Per prevenire lo sviluppo dell’epicondilite è necessario limitare al minimo quelli che sono i fattori di rischio legati allo sviluppo di questa condizione. Tra questi:
🟣 Sovraccarico funzionale dei muscoli e dei tendini del gomito.
🟣 Sforzi eccessivi connessi ai movimenti del braccio, e in particolare del gomito.
🟣 Danni diretti (come i movimenti scorretti o l’eccessiva estensione dell’avambraccio).
La diagnosi (di esclusiva pertinenza medica) avviene principalmente tramite palpazione dell’epicondilo e si avvale di test specifici, che, se positivi, indicano la presenza della patologia. Una volta stabilita la gravità del problema l’approccio sarà, se possibile, conservativo, dunque lo specialista cercherà di evitare quanto possibile la chirurgia, che non è detto abbia esito risolutivo, e di sostituirla con cure di altro tipo.
È di cruciale importanza mantenere l’arto a riposo: per permettere che i trattamenti abbiano esito positivo, gomito e polso devono evitare tutti quei movimenti che provocano lo sforzo del tendine.
Attraverso il trattamento osteopatico viene valutata e trattata tutta la catena muscolare dell’arto superiore, osservando la corretta mobilità dei distretti anatomici correlati, quindi la componente muscolo scheletrica che permette i movimenti a livello della mano a livello del gomito, a livello della spalla e tutto il cingolo scapolare.
L’approccio osteopatico all’epicondilite consiste nel trattare tutte le strutture che possono influire sul gomito e prevede tecniche di detensione della membrana interossea tra radio e ulna, la mobilizzazione delle articolazioni che compongono il gomito e la spalla, in modo da evitare sovraccarichi che possono infiammare i tendini che si inseriscono in prossimità del gomito.
L’osteopatia interviene non solo a livello del gomito ma anche in tutto l’arto superiore e il tratto cervicale. Il successo terapeutico è molto elevato poiché l’epicondilite è quasi sempre l’espressione di un disagio funzionale completamente risolvibile con le tecniche osteopatiche.
L’osteopatia funzionale in questo caso risulta essere particolarmente indicata in quanto interviene contemporaneamente sia a livello strutturale che funzionale. Attraverso tecniche osteopatiche, si eliminano eventuali restrizioni articolari al fine di ristabilire il corretto movimento sia delle vertebre toraciche e cervicali che dell’arto superiore in toto.
La soluzione osteopatica è altamente risolutiva in caso di epicondilite poiché ricerca le cause primarie del problema, spesso riuscendo ad intervenire in maniera definitiva ed evitando la cronicizzazione dei sintomi.
✔ Mantenere a riposo l'arto, evitare sforzi al tendine di gomito e polso
✔ Sedute di stretching
✔ Terapie fisiche come tecarterapia, laserterapia, ultrasuonoterapia
Se tutto questo non dovesse funzionare, allora è molto importante che visiti un professionista. Il mal di testa può avere molte cause, quindi è necessario effettuare prima una valutazione corretta. Se tenti di curarti da solo o semplicemente prendi antidolorifici, potresti mascherare un problema di salute più grave. Contattami oggi stesso per saperne di più sui benefici apportati dall'osteopatia. Non vedo l'ora di darti il benvenuto nel mio studio a Seveso (Monza Brianza).